Giudici 6,11-24; 25-40;
Apparizione dell’angelo del Signore a Gedeone
11 Ora l’angelo
del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas,
Abiezerita; Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel tino per sottrarlo ai
Madianiti. 12 L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: “Il
Signore è con te,
uomo forte e valoroso! ”. 13 Gedeone gli rispose: “Signor mio, se il Signore è con noi, perché ci è
capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci
hanno narrato, dicendo: Il Signore non ci ha fatto forse uscire dall’Egitto?
Ma ora il Signore ci ha abbandonati e ci ha messi nelle mani di Madian”. 14 Allora
il Signore si volse a lui e gli disse: “Và con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian;
non ti mando forse io? ”. 15 Gli rispose: “Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera
di Manàsse e io
sono il più piccolo
nella casa di mio padre”. 16 Il Signore gli disse: “Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un
uomo solo”. 17 Gli
disse allora: “Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che
proprio tu mi parli. 18 Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e
porti la mia offerta da presentarti”. Rispose: “Resterò finché tu torni”. 19 Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un’ efa di farina preparò focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in
una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. 20 L’angelo
di Dio gli disse: “Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa
pietra e versavi il brodo”. Egli fece così. 21 Allora l’angelo del Signore stese l’estremità del
bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; salì dalla
roccia un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime e l’angelo
del Signore scomparve dai suoi occhi. 22 Gedeone vide che era l’angelo
del Signore e disse: “Signore, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a
faccia! ”. 23 Il
Signore gli disse: “La pace sia con te, non temere, non morirai! ”. 24 Allora
Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò
Signore- Pace. Esso esiste fino ad oggi a Ofra degli Abiezeriti.
Gedeone contro Baal
25 In
quella stessa notte il Signore gli disse: “Prendi il giovenco di tuo padre e un secondo giovenco di
sette anni, demolisci l’altare di Baal fatto da tuo padre e taglia il palo sacro che
gli sta accanto. 26 Costruisci un altare al Signore tuo Dio sulla cima di questa
roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo giovenco e
offrilo in olocausto sulla legna del palo sacro che avrai tagliato”. 27 Allora
Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come il Signore gli
aveva ordinato; ma temendo di farlo di giorno, per paura dei suoi parenti e
della gente della città, lo fece di notte. 28 Quando il mattino dopo la gente della
città si alzò, vide
che l’altare
di Baal era stato demolito, che il palo sacro accanto era stato tagliato e che
il secondo giovenco era offerto in olocausto sull’altare che era stato
costruito. 29 Si dissero l’un altro: “Chi ha fatto questo? ”. Investigarono, si informarono e dissero: “Gedeone,
figlio di Ioas, ha fatto questo”. 30 Allora la gente della città disse a Ioas: “Conduci
fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l’altare di
Baal e ha tagliato il palo sacro che gli stava accanto”. 31 Ioas
rispose a quanti insorgevano contro di lui: “Volete difendere voi la
causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a
morte prima di domattina; se è Dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare”. 32 Perciò in quel
giorno Gedeone fu chiamato Ierub- Baal, perché si disse: “Baal
difenda la sua causa contro di lui, perché egli ha demolito il suo altare”.
La chiamata alle armi
33 Ora
tutti i Madianiti, Amalek e i figli dell’oriente si radunarono, passarono il Giordano e si
accamparono nella pianura di Izreel. 34 Ma lo spirito del Signore investì
Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli
mandò anche
messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche
messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri.
La prova del vello
36 Gedeone
disse a Dio: “Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto,
37 ecco, io
metterò un
vello di lana sull’aia: se c’è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta
asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto”. 38 Così
avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d’acqua. 39 Gedeone
disse a Dio: “Non adirarti contro di me; io parlerò ancora
una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti
asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno”. 40 Dio fece
così quella
notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno.
Origene: omelie sui Giudici;
Omelia VII
1. I figli d'Oriente.
Si siano pure radunati contro Israele i madianiti ( che significa " fuori
dal giudizio"). Si siano pure radunati contro Israele costoro, che sono
fuori dal giudizio di Dio e che peccarono fuori dalla Legge. Si sia pure
radunato anche Amalek, che anch'esso significa "popolo che lecca".
Venga pure a combattere anche questa nazione terrena, e dedita al ventre e alla
gola, l'Israele carnale contro l'Israele spirituale. Che cosa significa che
anche i figli d'Oriente si mescolano ad essi, e si dice vengono insieme ad essi
ad attaccar Israele? Ecco che un ascoltatore mi dice: Se ci fosse scritto: si
radunarono con loro i figli d'Occidente, non avrei questioni; mi potresti
infatti dire, sulla base delle leggi dell'allegoria, che i figli d'Occidente
sono i figli delle tenebre e che essi si uniscono a quelle genti che sono fuori
dal giudizio di Dio, oppure che attaccano coloro che si sforzano di vedere Dio,
oppure che attaccano coloro che si sforzano di vedere Dio con l'anima, dedite
come sono al ventre. Ora però, poiché si dice che i figli d'Oriente vennero con
Madian e Amelek, questo come può essere convenientemente spiegato? Vediamo
allora se possiamo, in passaggi della Scrittura così difficili, trovare un
qualche senso adeguato in queste pagine divine. Chiunque prenda su di sé, in
qualche modo, il nome di Cristo, diventa figlio d'Oriente. Così è scritto
infatti di Cristo: Ecco un uomo il cui nome è Oriente. Pertanto, chiunque
prende il nome di Cristo è detto figlio d'Oriente, ma non sempre coloro che
prendono il nome di Cristo rimangono anche nella Chiesa di Cristo, e impugnare
le armi contro la fede in Cristo, attaccare il popolo del Signore, muover
guerre contro la fede cattolica , non esitare a dire loro: costoro sono sì dei
figli dell'Oriente, ma con Madian e con Amalek vengono a combattere il popolo
di Dio; giacchè, insieme a pagani e giudei, anche gli eretici perseguitano la
Chiesa di Dio. E credo che siano proprio essi a essere designati figli
d'Oriente.
4. I due segni. E
allora, è scritto, Gedeone disse a Dio: Se hai intenzione di salvare Israele
per mano mia,come hai affermato, eccomi. Porrò un velo di lana sull'aia; se la
rugiada cadrà sul vello e tutto il terreno attorno rimarrà asciutto, saprò che
salverai Israele per mano mia, come hai detto. E così avvenne. Benché Gedeone
avesse potuto chiedere a Dio moltissimi e innumerevoli prodigi e segni per
confermare la promessa di Dio, perché ritenne di chiedere a Dio un segno così
inusuale, dopo la voce angelica e la promessa celeste? Dice infatti: Porrò un
vello di lana sull'aia, e se vi sarà rugiada solo sul vello, e asciutto su
tutto il terreno, avrò la conferma che tu salverai Israele per mano mia. E dopo
aver chiesto questo segno a Dio, Gedeone meritò che si compisse.
I loro significati mistici. Sia pure, Gedeone.
Hai ottenuto che si compisse il segno. Ma perché prendi il vello di lana e lo
strizzi in un catino? Che cosa ti ha spinto a fare ciò? Sia pure. Hai ottenuto
il primo segno. Perché chiedi anche un secondo segno, invertendo e mutando l'ordine? E' possibile
infatti che qualcuno degli ascoltatori più attenti di ciò che si legge osservi
che questo comportamento non sembra accordarsi con quanto è scritto: Non
tenterai il Signore Dio tuo, come ha scritto la Legge. Tuttavia l'esito della
vicenda insegna che non avvenne contro il comandamento; né Dio avrebbe esaudito
una richiesta che avesse domandato qualcosa contro la Legge.
La rugiada divina. Ora poi, nel momento in cui constatiamo
che nel primo segno la rugiada cadde sul vello di lana,mentre tutto il terreno
rimase asciutto, e nel secondo la rugiada cadde su tutto il terreno, mentre il
vello rimase asciutto (e da questo Gedeone ricevette l'assicurazione che il
Signore avrebbe salvato Israele per mano sua), bisogna considerare il senso di
questo mistero, a proposito del quale mi sovviene anche che qualcuno dei nostri
predecessori, nei suoi libri, riferì il vello di lana al popolo d'Israele, mentre
il resto del terreno come tutte le altre genti, e la rugiada che cadde sopra il
vello come la parola di Dio, che fu accordata dal cielo solo a quel popolo.
Solo su Israele, infatti, era sopraggiunta la rugiada della Legge divina; tutte
le genti, invece, sono all'asciutto, perché su di esse non veniva effuso nessun
umore della Parola divina. Quanto al senso del secondo segno, mutato nel
contrario, nel quale si dice: Discenda la rugiada su tutto il terreno, resi
asciutto solo il vello, lo si intende in
questo modo: vedi tutto questo popolo, che per tutta la terra è stato radunato
dalle genti e che ora ha in se la rugiada divina; vedi che è bagnato dalla
rugiada di Mosè, irrorato dagli scritti dei profeti; vedi che esso verdeggia
anche per l'umore evangelico e apostolico; vedi invece quel vello cioè il
popolo giudaico, che patisce la siccità e l'aridità di Parola di Dio, secondo
quanto è scritto: Per molto tempo i figli di Israele saranno senza re, senza
principe, senza profeta; non vi sarà altare, ne vittima ne sacrificio.
Considera quanto grande sia l'aridità di Parola divina sopravvenuta per loro.
Queste osservazioni, è bene dirlo, le abbiamo tratte dal lavoro degli antichi;
tuttavia, poiché anche noi, una volta udita la parola dei sapienti, dobbiamo, come
è scritto, lodarla e accrescerla, vediamo che cosa anche noi, in questo caso,
possiamo costruirci sopra. In effetti, meditando spesso tra me e me il salmo
settantuno, mi colpì che, in quanto esso è descritta la venuta di Cristo, vi si
afferma anche che sarebbe accaduto ciò: E scenderà come pioggia sul vello, e
come gocce stillanti sulla terra. Qui è nominato il vello, e del vello si
scrive anche nei salmi. Scenderà, infatti, come pioggia sul vello, è detto.
Discese, dunque, su quel vello del popolo della circoncisione e come gocce
stillanti sulla terra, discese il Signore nostro Gesù Cristo, stillando anche
su noi, e apportando anche a noi genti le gocce della rugiada celeste, affinché
beviamo noi pure che eravamo su tutta la terra inariditi da un'arsura continua.
Ora, il santo Gedeone, considerando con spirito profetico l'ordine del mistero,
non solo domandò a Dio un primo segno, ma torna a chiederne un secondo,
invertendo l'ordine. Sapeva infatti che la rugiada divina, che è la venuta del Figlio di Dio, sarebbe giunta
non soltanto per i giudei, ma in seguito anche per le genti, giacché proprio
dalla incredulità d'Israele giunse la salvezza per le genti. E questo il motivo
per cui, a prezzo dell'aridità del vello, tutta la terra è intrisa dalla grazia
della rugiada divina.
Un esempio, di prudenza. Ma
in questo episodio di Gedeone, uomo fedelissimo, ritengo che non si debba
assolutamente trascurare ciò che può diventare per noi un principio di cautela
spirituale. Vide un angelo, ma da uomo sapiente che aveva già avuto l'esempio
del suo predecessore Gesù, agisce con particolare prudenza. Sapeva infatti che
è possibile che anche gli angeli delle tenebre si trasfigurino in angeli di
luce, e perciò, con un esame attentissimo, dice: Voglio mettere alla prova lo spirito,
se è da Dio, giacchè l'uomo spirituale esamina ogni cosa. Così infatti aveva
fatto anche il suo predecessore Gesù di Nave:quando vide il principe della
milizia celeste, domanda e indaga se sia dei nostri o dei nostri avversari. In
questo modo anche il santissimo Gedeone indaga sulla visione angelica mediante
la differenziazione e l'inversione dei segni.
5. Perché il vello è
posto sull'aia. Ma cosa ti sembra di quell'altra parola di Gedeone: Porrò un
vello in un luogo qualsiasi, non in un campo, né in un pascolo, ma sull'aia?
Sull'aia doce c'è la messe. La messe infatti è molta, ma gli operai sono pochi.
Porrò, dice, un vello laddove c'è la messe. Che cosa aveva mosso Gedeone, uomo
santo,a fare questo o cosa aveva visto? Prevedeva infatti nello Spirito che
Cristo raduna nell'aia il suo popolo, e lì lo purifica tenendo in mano il
ventilabro, e lì separa la pula dal fumento. Non senza motivo, dunque, un uomo
così grande e di tale valore, che anche il santo apostolo, scrivendo agli
Ebrei, menziona nell'elenco dei profeti, scelse un'aia per porvi il vello; né
senza motivo spremette il vello in un catino e lo riempì d'acqua. Indaghiamo
anche su ,questo punto nelle sacre Scritture si ci venga offerta l'occasione
per la comprensione anche di questo passo. Veniamo al vangelo. Qui troviamo il
nostro Signore e Salvatore che si toglie le vesti, si cinge un grembiule, mette
acqua ,in un catino e lava i piedi ai suoi, discepoli. Vedi allora che i
profeti adombravano questi eventi che negli ultimi tempi si sarebbero dovuti
compiere ad opera del Signore. Dunque quell'acqua che Gesù metteva nel catino
era la rugiada della grazia celeste con la quale lavava i piedi dei suoi
discepoli. Perciò a buon diritto diceva loro: Voi, poi,siete mondi per la
parola che vi ho annunziato. Ma anche a noi, se solo presentiamo i nostri
piedi, il Signore Gesù è pronto a lavare i piedi della nostra anima e a
mondarli con la rugiada celeste, con la grazia dello Spirito Santo, con la
parola della dottrina. Non solo gli apostoli, infatti, volle che fossero mondi,
ma anche tutti coloro che credono per la sua parola. E a tutti i credenti dice
quello che disse a Pietro: Se non ti laverò, non avrai parte con me. E' certo
infatti che nessuna può avere parte con Cristo, se non è stato purificato ed è
mondo.